appunti

Tutto quello che so sulle serie tv

Ciao sono Simona e sono una serie tv addicted.

A voler essere precisi sono una serie tv addicted di quelle a scoppio ritardato. Che inizialmente stanno sulle loro, guardano con sospetto e quasi con antipatia le serie tv che fanno impazzire il mondo, per poi recuperare 5 anni di puntate in 2 settimane (generalmente sotto esame), seguire tutto il cast (con relativi cani e gatti) su IG e comunicare unicamente attraverso meme tratti dalle suddette serie tv.

Dunque, prima di andare avanti con una carrellata delle mie serie tv preferite, voglio fare alcune premesse di carattere generale.

  • Cominciare una serie tv è un po’ come affrontare il primo giorno di scuola: all’inizio ti senti spaesato, cerchi un posto a sedere, cominci a scrutare una serie di visi nuovi. Poi, all’improvviso, lo riconosci: l’amico di banco che ti accompagnerà fino alla maturità. Ecco, con le serie tv deve scattare qualcosa. Ma attenzione, ci sono serie tv che all’inizio non ti prendono ma poi diventano parte integrante di te: a volte bisogna saper aspettare e concedere loro il beneficio di qualche puntata in più prima di gettare la spugna. Chissà che non sia quella giusta.
  • Per ogni serie tv che inizi devi mettere in conto che ti innamorerai di almeno un personaggio e piangerai per almeno un morto e ci sarà almeno uno spoiler per cui romperai un’amicizia.
  • La sigla: non importa dove o con chi tu sia, ogni volta che partirà tu la ballerai e la canterai come se nessuno ti stesse guardando.
  • Ci sono serie tv che amiamo guardare con qualcuno – per poter condividere acute riflessioni o commentare in tempo reale gli outfit degli attori – e serie tv che dobbiamo vedere rigorosamente da soli, in religioso silenzio.
  • “Un altro episodio e basta” può diventare una frase molto pericolosa. Di alcune serie non si vede mai una puntata alla volta, ma si aprono vere e proprie sessioni.
  • I fruitori di serie tv si dividono in due grosse categorie: quelli che hanno Netflix e quelli che devono compiere un rituale di chiusura pagine indesiderate ad una velocità maggiore di quella della luce.
  • Alla fine di una serie tv ti assalirà un vuoto esistenziale che solo stalkerare gli attori su internet e iniziare il rewatching potranno in parte colmare (da alcuni finali devo ancora riprendermi del tutto).
  • Bisogna distinguere tra serie tv impegnative, che richiedono da parte tua costante attenzione, predisposizione psico-fisica alla riflessione esistenziale e una tempra capace di reggere ai duri colpi ai quali esse ti sottoporranno, e serie tv leggere, frivole, dove si ride tanto e ci si innamora una puntata sì e l’altra pure.

Sherlock
Semplicemente geniale. Il protagonista lo conosciamo già: il famosissimo investigatore privato Sherlock Holmes che risolve casi apparentemente insolubili insieme al suo amico Watson, nell’ appartamento londinese di Baker Street. Ciò che – più di tutto – rende questa serie speciale è che, nonostante si mantenga sempre un certo rispetto nei confronti dei romanzi di Sir Arthur Conan Doyle, le storie e i personaggi sono freschi, attuali, brillanti. 10 e lode alla colonna sonora. E poi vogliamo parlare di quel fusto di Benedict Cumberbatch?

The Mindy Project
Una serie che ho trovato per caso in un periodo di astinenza e di cui mi sono innamorata alla follia, al punto da assillare amici e parenti affinché la vedessero (e da cominciare un rewatching insieme ad Eugenia #mindysession). Tutto ruota attorno a Mindy Lahiri, ginecologa indiana a New York, che, insieme a quella banda di matti con cui condivide lo studio medico, affronta una serie di avventure alla ricerca dell’amore vero. Le cose che amo di Mindy sono l’autoironia, l’audacia e l’appetito.
Personaggi per cui ho letteralmente perso la testa: il pastore Casey (Dio benedica quell’uomo e anche sua madre) e Danny Castellano.
P.S. Credo di avere un disperato bisogno dell’infermiere Morgan come amico del cuore.

Castle
Richard Castle è uno scrittore di gialli che collabora con la polizia di New York. E in particolare con la brillante (e bellissima) detective Beckett, con cui nasce una bella complicità.
Valore aggiunto: il sorriso sornione e un po’ fanciullesco di Nathan Fillion che ti fa sciogliere al suolo.

Il trono di spade
E’ una serie che ho visto con imperdonabile ritardo (e dopo aver incontrato anche un attore qui) ma che ho recuperato in pochi (estremamente pochi) giorni con la grande soddisfazione delle mie amiche. L’intreccio, ambientato in un medievaleggiante mondo fatto di regni e splendide città, si snoda attorno alla conquista di un famigerato “trono”, per il quale si scontrano alcuni contendenti – su tutti, i Lannister, gli Stark e la bellissima Daenerys – sotto la minaccia comune degli “estranei” che si avvicinano alla barriera e dell’inverno che sta arrivando (dalla prima puntata).
Personaggio preferito in assoluto: Tyrion Lannister.
Attore che stalkero con maggiore assiduità e maggiore bava alla bocca: Jason Momoa.

Sex and the City
È sicuramente una serie in cui a prevalere sono – per l’appunto – il sesso e la Città (una New York da sogno) ma fondamentalmente è la storia di un’amicizia. Quella tra quattro donne molto diverse tra loro, non certo giovanissime, ma che, attraversando più o meno immuni gli alti e i bassi della vita, fanno il tifo l’una per l’altra. Tutte noi (donne diversissime, provenienti da ogni punto del pianeta) siamo state Carrie e le sue amiche, sedute attorno ad un tavolino, con un Cosmopolitan in mano, a parlare di uomini (ma anche di donne) senza alcun filtro. E tutte noi abbiamo imparato – anche grazie a loro – a credere nel vero amore ma soprattutto in noi stesse.

Pretty Little Liars
Un teen drama ma a tinte “dark”, che provoca ansia costante (io e Chiara abbiamo urlato parecchio anche in luoghi dove non avremmo dovuto) e una certa tensione al macabro. Trama: in seguito al rapimento dell’adolescente Alison DiLaurentis, un gruppo di quattro amiche viene letteralmente tormentato da un misterioso personaggio, che conosce tutti i loro segreti e manda loro messaggi firmati -A.
Numero di funerali a cui le Liars partecipano, sempre vestite fighissime: non definibile.
Coppia che shippo con più accanimento: Haleb.

Le regole del delitto perfetto
La protagonista è la brillante quando spregiudicata professoressa di diritto penale Annalise Keating, che insegna ai suoi allievi migliori (un gruppetto di 5 studenti selezionati all’inizio dell’anno scolastico) come difendere anche imputati che sembrano indifendibili. Cosa che li riguarda molto da vicino, visto che, sin da subito, i ragazzi vengono coinvolti in prima persona in un efferato delitto. Serie vista insieme a mia mamma (e con molta ansia).

New Girl
L’adorabile e buffa Jessica Day (altrimenti nota come Jess), dopo aver rotto con il suo fidanzato, va a vivere con 3 coinquilini maschi (con l’andirivieni della sua migliore amica, Cece). Dio solo sa cosa combineranno in quel loft. Si ride fino alle lacrime.
Personaggio assolutamente da sposare: Nick Miller (nella GIF insieme al suo migliore amico).

The Mentalist
Il protagonista è un “mentalista” ovvero un uomo che sembra leggere nel pensiero e prevedere ogni azione umana ma che in realtà ha una notevole abilità nello studiare il linguaggio del corpo, la psiche, i comportamenti delle persone. Ecco perché affianca la polizia nelle indagini di omicidio, mentre vuole far luce sul caso di un serial killer – John il rosso – che gli ha ucciso la moglie e la figlia.

Ugly Betty
Betty è la classica ragazza bruttina che – sognando di fare la giornalista/scrittrice – finisce per lavorare come assistente del capo redattore di un’importantissima rivista di moda. La vita nella redazione di Mode non è affatto facile per Betty – ci sono complotti, invidie e falsità – ma la nostra eroina cercherà di sopravvivere nella giungla grazie alla sua dolcissima famiglia, alla tenacia che la contraddistingue e ad un’incredibile positività (io l’adoro).

La casa di carta
Una delle ultime – piacevoli – scoperte. Una serie incentrata su un sensazionale furto alla zecca di stato spagnola, messo in atto da una banda di otto persone che indossano una maschera di Dalì ma che hanno l’obbligo di non stringere relazioni tra loro (si chiamano infatti con nomi di città). La mente di tutto è il Professore (terribilmente sexy a mio parere), che ha pianificato l’operazione nei minimi dettagli (l’obiettivo è stampare una marea di soldi e fuggire lontano) ma che dovrà fare i conti con un solo, fondamentale, imprevisto.
Ciò che più mi è piaciuto è il fatto di non riuscire mai a decidere chi siano i buoni e chi i cattivi.

Ok, ora che conoscete i miei gusti, vi prego vivamente di scrivermi:
A) se volete commentare con me una di queste serie
B) se avete nuove serie tv che dovrei assolutamente guardare.
Grazie.

 

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