Home is where your heart is.
Ma alla fine casa è lì dove ci strucchiamo. Dove ci togliamo il reggiseno e iniziamo a respirare. Dove ci sfiliamo i tacchi dodici e ritorniamo, più o meno metaforicamente parlando, sulla terra.
Casa dove c’è una finestra da cui entra la luce. Un divano comodo, un telefilm inconfessabile e qualcosa di buono nel frigo.
Una casa non ti chiede dove e per quanto sei stato via: lei è sempre lì. Esattamente dove l’hai lasciata.
Casa è, fondamentalmente, dove scegliamo di essere: perché sono certa che esistano al mondo milioni di case dove, per una serie di motivazioni, ognuno di noi potrebbe certamente vivere: non riusciremmo mai a vederle tutte e probabilmente ci toccherà traslocare parecchie volte. Eppure: arriva quella Casa dove, per quella serie di motivazioni ma forse neanche per quelle, decidiamo di abitare adesso. E metterci un frigo. Appendere qualche quadro storto. Montare l’albero a Natale. Lì dove vogliamo tornare: stanchi dal lavoro o alla fine di un bellissimo viaggio.
Ed è sempre lì che vogliamo fare le cose: la pizza, l’amore, la guerra e la pace.
Che sia una o tante sparpagliate per il mondo. Che sia piccola o grande. Vera o disegnata coi pastelli. Che sia un luogo, un sentimento o una famiglia: dovunque siate stati, bentornati a casa.