• eventi

    Quello che ho imparato sul lavoro (da Elle, Active!)

    Ogni mattina, nel mondo, una donna si sveglia e sa che deve correre più veloce non solo delle aspettative che ha su di sé ma anche dei pregiudizi culturali, della lista delle cose da fare e del treno che passa una sola volta nella vita. Tutto questo sui tacchi.

  • storie

    Una storia di moda

    Della moda, non ci ho mai capito niente. Ad un tratto della mia vita mi sono resa conto che non c’era nulla da capire, ma che la moda, quella vera, avesse a che fare con il sentire. Toccare. Creare qualcosa di personale. Fare delle scelte (con la consapevolezza che di quelle audaci non mi sono mai pentita). Esprimersi. Giocare: un gioco divertente, libero, immaturo e a volte sconsiderato, dove non è sempre necessario conoscere le regole ma talvolta lo è infrangerle.

  • appunti

    Cercasi caffè e sogni e spazi e tempi

    Cercasi in primo luogo caffè – parafrasando ma neanche troppo la felpa del mio pigiama -, quello che a Napoli ti servono in tazzina bollente e con un sorriso di prima mattina. Cieli rosa. Cercasi altri cinque minuti a letto. Cercasi sogni, quelli che si fanno da svegli e in cui si deve credere e basta. Cercasi spazio: perché a volte c’è bisogno di un luogo che sentiamo come nostro, dove creare e dare forma e una possibilità alla fantasia. Cercasi – disperatamente – una pizza. Musica, che qui non manca mai mentre si mescola col vociare di fondo e il tintinnio dei cucchiaini nei bar e i bambini che…

  • appunti

    La bellezza, dov’è?

    Negli occhi, o meglio in certi occhi: quelli che sono come finestre aperte sul mondo. Nel fatto di condividere la bellezza stessa (anche su Facebook) che a tenerla tutta per sé non è poi così bella. Nella ricerca – continua ma mai estenuante – di ispirazione. Nelle serrande semichiuse a ricordarci che c’è una crepa in ogni cosa ma è da lì che entra la luce. Nell’attenzione e nella cura. Nell’alba, nei nuovi, quotidiani, inizi. Nei messaggi per noi o comunque nella nostra capacità di stare in ascolto: perché quel when is black, take a little time to hold yourself cantato da uno sconosciuto nel cuore di Milano mi piace pensare che fosse…

  • eventi

    Rose a dicembre (possibili come certi sogni)

    Mi avete portato anche le rose a dicembre. Il che ha dell’impossibile: come impossibili sembrano i sogni quando vengono sognati per la prima volta. Ma poi può succedere che quei sogni prendono forma, la più inaspettata magari, e diventano così veri da poterli toccare. I miei sono diventati “Rose a dicembre”: una collezione di gonne che ho disegnato e realizzato e amato al punto da volerla presentare a voi in un mese dell’anno dove la magia è dietro ogni angolo della città e del cuore.

  • progetti

    “La moda democratica” (qui è tutto pronto e magico)

    Una domenica pomeriggio di metà dicembre. Una galleria che brilla nel bel mezzo della città. Quattro donne che raccontano la bellezza da quattro prospettive diverse. Una passione per la moda che va oltre la moda. O almeno quella che cambia al cambiare dei dettami. E poi il concetto di moda democratica che amo tanto: che ha a che fare con l’ identità, con la libertà di essere sé stesse anche se a volte questo vuol dire permettersi il lusso di diventare, per una sera, qualunque cosa si desideri essere. Ed è col cuore pieno di gioia (e la scrivania piena di foto e la stanza piena di stoffe) che vi invito…